Primo trimestre, indagine mercato del lavoro a cura di UILTuCS Emilia Romagna
Tempo di Lettura: 2 minutiSecondo l’indagine Istat sul mercato del lavoro, pubblicata il 12 giugno 2020, nel primo trimestre del 2020 l’occupazione nei Servizi genericamente intesi in Emilia-Romagna non ha ancora risentito degli effetti della quarantena e rispetto allo stesso periodo del 2019, risulta in crescita di +4.000 unità. Il saldo positivo degli occupati deriva da una compensazione tra la crescita registra dai maschi, +17.000, e la contestuale contrazione fra le femmine, -13.000 (a causa degli arrotondamenti le variazioni dei valori parziali possono non coincidere con le variazioni del totale).
Articolando l’analisi nei due comparti si osserva che il risultato complessivo deriva anch’esso da una compensazione tra l’aumento nelle Altre attività dei servizi, +29.000 lavoratori e la contestuale contrazione nel Commercio, alberghi e ristoranti, -25.000. Nel primo caso la crescita è totalmente maschile, +30.000, mentre nel secondo settore la diminuzione è equamente ripartita tra maschi e femmine, -12.000 unità per entrambi. Nel Commercio risultano occupate 361.000 persone di cui 183.000 femmine, 50,7% dell’occupazione settoriale, mentre nelle Altre attività dei servizi 929.000 lavoratori, di cui 521.000 sono femmine, il 56,1%.
Il saldo dei Servizi è da imputare ad una compensazione tra la crescita dei lavoratori dipendenti, +23.000 e la diminuzione degli indipendenti, -19.000; il saldo fra i dipendenti è sostanzialmente da ascrivere alla componente maschile, +24.000, mentre la contrazione degli indipendenti è da imputare per -7.000 ai maschi e -13.000 alle femmine.
Mentre nelle Altre attività dei servizi si osserva un saldo positivo di +39.000 lavoratori dipendenti, di cui +10.000 donne e +29.000 uomini, nel Commercio, alberghi e ristoranti la contrazione di -16.000 dipendenti è da imputare alla componente maschile per -5.000 unità ed alle femmine per -10.000.