
Anno 2024, indagine Mercato del lavoro a cura di UILTuCS Emilia – Romagna
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Mercato del Lavoro emiliano-romagnolo – Servizi: l’occupazione chiude in positivo il 2024
Secondo l’indagine Istat sul mercato del lavoro, pubblicata il 13 marzo 2025, nel 2024 l’occupazione nei “Servizi” genericamente intesi in Emilia-Romagna, rispetto al 2023, è in aumento di +9.000 unità. Questo risultato discende dall’aumento femminile di +3.000 e della crescita maschile di +6.000 lavoratori (a causa degli arrotondamenti le variazioni dei valori parziali possono non coincidere con le variazioni del totale).
Il dato è positivo nonostante, nel quarto trimestre del 2024, l’occupazione nei “Servizi” genericamente intesi in Emilia-Romagna, rispetto allo stesso periodo del 2023, è in diminuzione, -31.000 lavoratori. Questo risultato è da ascrivere maggiormente alla componente femminile, -18.000, che maschile -12.000 (a causa degli arrotondamenti le variazioni dei valori parziali possono non coincidere con le variazioni del totale).
Nel disaggregato settoriale, per il quarto trimestre 2024, si osserva la contrazione delle “Altre attività dei servizi” -43.000 e l’aumento del “Commercio, alberghi e ristoranti” +12.000 lavoratori.
Nel primo settore il saldo negativo deriva da una contrazione sia dei maschi, -30.000, che delle femmine, -12.000 mentre nel secondo settore a fronte di un saldo positivo maschile di +19.000 corrisponde una contrazione ancora femminile di -7.000. Nel “Commercio, alberghi e ristoranti” risultano occupate 421.000 persone di cui 209.000 femmine, 49,6% dell’occupazione settoriale; nelle “Altre attività dei servizi” 869.000 lavoratori, di cui 506.000 sono femmine, il 58,2%.
La contrazione dei livelli occupazionali dei “Servizi” è da imputare sia ai lavoratori dipendenti, -20.000, sia agli indipendenti, -11.000; fra i dipendenti il saldo, suddiviso tra “Commercio, alberghi e ristoranti”, +12.000, ed “Altre attività dei servizi”, -32.000, è da ascrivere alla componente femminile per -19.000 unità, a cui si affianca una leggera contrazione maschile di -1.000; la contrazione tra gli indipendenti è totalmente da imputare alla componente maschile.
Nelle “Altre attività dei servizi” si osserva un saldo negativo di -32.000 lavoratori dipendenti di cui -18.000 maschi e -14.000 femminile; nel “Commercio, alberghi e ristoranti” l’aumento di +12.000 dipendenti è suddiviso tra +17.000 maschi e -5.000 femmine.
Complessivamente, per l’anno 2024, articolando l’analisi nei due comparti si osserva che “Commercio, alberghi e ristoranti” aumentano di +12.000 mentre le “Altre attività dei servizi” diminuiscono di -4.000.
Nel primo settore il saldo positivo deriva soprattutto da una crescita maschile, +11.000, piuttosto che femminile, +1.000, mentre nel secondo settore a fronte di un saldo negativo maschile di -5.000 corrisponde una crescita di +2.000 unità fra le femmine. Nel “Commercio, alberghi e ristoranti” risultano occupate 407.000 persone di cui 204.000 femmine, 50,1% dell’occupazione settoriale, nelle “Altre attività dei servizi” 892.000 lavoratori, di cui 513.000 sono femmine, il 57,5%.
La crescita dei livelli occupazionali dei “Servizi” è da imputare principalmente ai lavoratori dipendenti, +6.000, a fronte di una crescita di +2.000 degli indipendenti; fra i dipendenti il saldo, suddiviso tra “Commercio, alberghi e ristoranti”, +14.000, ed “Altre attività dei servizi”, -7.000, è da ascrivere equamente tra maschi e femmine, +3.000 persone.
Nelle “Altre attività dei servizi” si osserva un saldo negativo di -7.000 lavoratori dipendenti, saldo da imputare esclusivamente alla componente maschile, -9.000; nel “Commercio, alberghi e ristoranti” l’aumento di +14.000 dipendenti è quasi esclusivamente da ascrivere ai lavoratori maschi, +13.000.
Nel primo settore risultano occupate 431.000 donne e 271.000 uomini mentre nel secondo settore a fronte di 131.000 uomini ci sono 161.000 donne.